Ci sono due tipi di impasti: quelli fatti bene… e degli altri te ne accorgi subito!

Ma cosa ci permette di riconoscere un impasto fatto bene? Ecco i 3 consigli del nostro maestro lievitatore Damiano.

La consistenza

L’impasto non deve essere né troppo elastico e ciungoso, né troppo “legnoso” (cioè duro o difficile da tagliare): deve essere bello morbido e arioso all’interno e friabile all’esterno, con una croccantezza piacevole e non troppo pronunciata; al taglio deve risultare semplice, senza fatica.

Il gusto

Hai presente il profumo inebriante del pane appena sfornato? Ecco, quello è il sapore che deve avere l’impasto: se senti che c’è qualcosa di diverso dal tipico gusto dei lievitati, significa che non hai davanti un buon impasto.

La digeribilità

Questo è sicuramente il fattore più indicativo di un buon impasto: se l’impasto non è lievitato correttamente, crea problemi di digestione - facendoti gonfiare la pancia, causando mal di stomaco e dandoti una sensazione di bocca secca e sete continua. Non è nulla di preoccupante, anzi (passa nel giro di poche ore); certo è che uscire dal ristorante leggeri e soddisfatti è tutta un’altra sensazione!
Attenzione: anche gli ingredienti molto salati (come i salumi o le acciughe) fanno venire sete - non è da confondere con quella data da un cattivo impasto.


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