Tra bere un gin tonic e bere un buon gin tonic la differenza è sottile, ma molto importante. E non sta soltanto nella bravura del bartender: sta anche nel saper riconoscere quali tipi di gin ci piacciono di più per creare esattamente il drink che vogliamo.

Quindi eccoci con una breve guida ai principali 12 tipi di gin da conoscere per diventare veri esperti (bevitori) di gin tonic!

London Dry Gin

Padre” del gin in senso lato, è nato nel XVIII secolo tra le strade di Londra (da cui il nome), dalle quali si è diffuso e ha gettato le basi per tutti i tipi di gin che conosciamo oggi.

Si distingue per il suo gusto pulito e cristallino, più di ogni altro dominato dal ginepro: viene distillato a partire da un’acquavite di cereali neutra, nella quale viene introdotta una ben bilanciata miscela di botaniche che crea la caratteristica esplosione di sapori frizzanti e spiccatamente aromatici. Viene poi imbottigliato in purezza, senza aggiunta di aromi o coloranti artificiali.

Perfetto per: amanti dei sapori intensi e pungenti, estimatori della “vecchia scuola

Plymouth Gin

Sempre proveniente dall’Inghilterra, precisamente dalla città costiera di Plymouth, anche questo gin viene distillato a partire da un’acquavite di cereali neutra insieme ad un’accurata miscela di botaniche.

Si distingue dagli altri gin per l’elevata percentuale di botaniche di radice all’interno della miscela, che conferisce al gin un gusto più morbido e “terroso”, con una punta di dolcezza in più tra le note erbacee e agrumate tipiche di questo distillato.

Perfetto per: palati che sanno quello che vogliono, amanti dei sapori caldi e particolari

New American Gin

Lo spirito americano raccontato in un gin, giovane e libero: prende la stessa base del gin inglese, ma si discosta radicalmente con le miscele di botaniche, lanciandosi in sperimentazioni che di tradizionale non hanno proprio nulla (a parte il ginepro) e abbracciano botaniche esotiche e inusuali, con elementi floreali, ingredienti locali e idee creative.

Ne risultano gin molto aromatici e complessi, dalle note agrumate ed erbacee, spesso con un piacevole retrogusto speziato.

Perfetto per: i creativi e gli sperimentatori, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo

Dry Gin

Ci spostiamo in Olanda, nel XVII secolo, per ritrovare il più classico dei gin, secco ed estremamente pulito tra le sue note di ginepro, coriandolo e scorze di agrumi.

Si distingue proprio per la sua dolcezza minima, dovuta alla quasi totale assenza di zuccheri dopo la distillazione, mantenendo un profilo molto più focalizzato sull’aromaticità e sul sapore delle botaniche.

Perfetto per: chi cerca un momento intenso e meditativo, senza distrazioni

Navy Strength Gin

Un gin che unisce l’utile al dilettevole: nato tra le fila della Royal Navy britannica, si caratterizza per l’elevata gradazione alcolica (almeno 57% vol.), una caratteristica utile sia a “sollevare” lo spirito dei marinai sia a garantire che, una volta versato sulla polvere da sparo, questa potesse ancora prendere fuoco, salvaguardando le forniture navali.

Più che per il gusto, che mantiene la caratteristica prevalenza di ginepro unito ad altre botaniche, si differenzia proprio per il corpo forte e molto alcolico, adatto a sostenere anche i cocktail più robusti e strutturati.

Perfetto per: i palati (e non solo) più audaci, degustatori di gin ormai “navigati

Old Tom Gin

Nato in Inghilterra nel XVIII secolo, è considerato il “ponte” tra i primissimi gin olandesi e i più noti gin inglesi, con un profilo gustativo più versatile e “accessibile” rispetto alle altre etichette.

Presenta infatti un gusto più morbido e dolce, sempre caratterizzato dal ginepro e dalle botaniche tradizionali ma con una punta di zucchero o di miele aggiunta alla fine, una volta terminata la distillazione. Questa sua caratteristica lo rende molto versatile, sia per a livello di degustazione che di fruibilità nella creazione di cocktail.

Perfetto per: un gin tonic senza troppe pretese, raffinato e allo stesso tempo piacevole

Bathtub Gin

Comunemente chiamato anche “Compound Gin” o “Flavored Gin” (“Gin Aromatizzato”), si tratta di un gin tradizionale aromatizzato con l’aggiunta di particolari ingredienti fuori dalla miscela per la distillazione - frutta, spezie, varie botaniche con cui il distillato puro viene infuso, che gli conferiscono un gusto e un aroma unici e inconfondibili.

Nasce anche questo in Inghilterra, dalla volontà di andare oltre la tradizione e sperimentare qualcosa di nuovo: ogni gin racconta una sua storia, che sia delicata o intensa, fresca o avvolgente, e si apre ad ogni tipo di pubblico.

Perfetto per: chi vuole provare un gin diverso dal solito, unico e particolare

Genever

Considerato anche questo tra gli antenati del gin moderno, si distingue dagli altri per il differente processo di produzione: parte infatti da una base di spirito di malto, molto simile al whiskey, e viene infuso con botaniche che, oltre al ginepro, spesso comprendono l’orzo maltato, conferendo al distillato finale un sapore più ricco, morbido e rotondo.

Il Genever è originario dei Paesi Bassi, e grazie alla sua vicinanza al whiskey viene considerato una sorta di “anello di collegamento” tra i due distillati, tanto che viene anche definito “il gin per gli amanti del whiskey”.

Perfetto per: repetita iuvant… I veri amanti del whiskey!

Japanese Gin

Un gin giovanissimo, che sta prendendo piede nell’ultimo decennio e che si distingue per la sua delicatezza e la sua estrema attenzione al dettaglio: il gin giapponese viene distillato a partire da una base neutra di spirito fatto con riso oppure orzo, al quale vengono aggiunte, insieme al ginepro, diverse botaniche - spesso locali, come yuzu, fiori di ciliegio o foglie di tè verde.

Rispetto al gin tradizionale, quello giapponese presenta un profilo più morbido e raffinato, in cui gli aromi solleticano il naso e il palato con estrema eleganza e delicatezza.

Perfetto per: chi ama l’eleganza del dettaglio, i sapori leggeri e delicati

Gin Riserva

Il gin forse più intenso, profondo e complesso di tutti: viene prodotto facendo invecchiare il gin tradizionale in botti di legno, proprio come il whiskey, dalle quali ricava un piacevole retrogusto di quercia e vaniglia, talvolta con una leggerissima affumicatura.

Questo tipo di gin è dedicato ai palati più raffinati, abituati ad un approccio contemplativo e analitico alla degustazione; il suo intreccio di profumi e aromi, il modo in cui si sviluppa sul palato e fa uscire note diverse in ogni momento, lo rendono un distillato particolarmente adatto al fine pasto.

Perfetto per: i più esperti della degustazione, per un momento completamente immersivo

Sloe Gin

In italiano “gin di prugnole”, questo distillato rende omaggio alle campagne inglesi nelle quali è nato: è il risultato di una lunga infusione nel gin tradizionale delle bacche di prugnola, un piccolo frutto imparentato con la prugna, che attraverso la macerazione rilascia un sapore ricco, intenso e leggermente aspro.

La differenza dagli altri gin sta proprio nella predominanza della parte fruttata rispetto alle botaniche: è più dolce e morbido rispetto alle altre varianti, senza rinunciare alla freschezza e all’aromaticità della parte aspra delle bacche.

Perfetto per: gli amanti della frutta e dei sapori aspri e pungenti

Rose Gin

Il “gin alle rose”, detto anche “Pink Gin” (Gin Rosa), è un gin particolarmente scenografico: l’infusione del gin tradizionale con petali di rosa gli conferisce non soltanto un profumo strettamente floreale ed etereo, ma anche un distintivo colore rosa.

Rispetto agli altri gin aromatizzati è sicuramente più delicato: non c’è da aspettarsi una vera e propria esplosione di aromi, quanto piuttosto delle note più sottili e raffinate da captare con attenzione meticolosa.

Perfetto per: un cocktail rinfrescante e beverino, in cui il profumo è protagonista

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