Il Monte Veronese è un formaggio tipico delle montagne di Verona: essendo una Denominazione di Origine Protetta, può essere prodotto solamente a partire da latte proveniente dalla Lessinia, dal Monte Baldo e dalle Prealpi veronesi.

Curiosità: il nome “Monte”, contrariamente a quanto si può pensare, non significa “montagna”, ma deriva dal termine dialettale “Monta”, che significa “mungitura”!

Storia e tradizione

La fama dei formaggi veronesi comincia già nell’Alto Medioevo, quando venivano usati come pregiata merce di scambio sia nelle zone di provincia che fuori.

Il Monte Veronese vero e proprio nasce solo più tardi, intorno al XIII secolo, quando la colonizzazione dei territori della Lessinia e delle Prealpi veronesi da parte dei Cimbri portò allo sviluppo di una cultura radicata e di un retaggio presente ancora oggi nelle tradizioni locali.

“Latte intero” e “D’allevo”

Esistono due varianti di Monte Veronese:

  • Latte intero

Prodotto con latte di vacca intero, si presenta come un formaggio morbido, da consumare entro un massimo di 60 giorni dalla produzione.

Ha un sapore dolce e delicato, di latte fresco, che ricorda un po’ quello della panna.

L’abbinamento ideale è con spumanti e vini frizzanti, rosé e rossi poco strutturati.

  • D’allevo

Prodotto con latte di vacca parzialmente scremato, ha l’aspetto di un formaggio stagionato, e può essere consumato fino a 1 o 2 anni dalla produzione.

Il sapore è deciso, tipico della stagionatura, perfetto insieme a composte o mostarde.

Si abbina a vini rossi più intensi e strutturati, oltre che a vini dolci e passiti.

Curiosità: il Monte Veronese d’allevo prodotto esclusivamente con latte di malga, quindi munto dalle vacche in alpeggio sui pascoli della Lessinia tra maggio e ottobre, è un Presidio Slow Food. Ha un colore leggermente più giallo e un sapore più  intenso, dato proprio dall’alimentazione delle bovine in montagna.

E da noi?

Da noi puoi gustare il Monte Veronese in diverse versioni:

  • nel nostro tagliere di formaggi, abbinato alla mostarda fatta in casa dallo chef Fernando;

  • nel nostro tortino di patate;

  • nella gratinatura dei nostri pizzoccheri;

spesso anche a cubetti all’interno di una zuppa.

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