La storia della cantina

“Le Guaite di Noemi” sono una storia di famiglia, che affonda le sue radici negli anni ‘70, quando Carlo Pizzighella e Lina Urbani, i capostipiti, acquistano un piccolo appezzamento di terreno e fondano la loro azienda agricola.

Con il tempo, il figlio Stefano porta avanti una progressiva espansione dell’azienda, fino ad avviare, all’inizio degli anni ‘90, quella che sarebbe poi diventata la produzione di Valpolicella, Amarone e Recioto.

Nel 2002 le prime bottiglie sono finalmente pronte: nasce ufficialmente la cantina "Le Guaite", con un’offerta di Valpolicella Superiore, Amarone della Valpolicella e Recioto.

Nel 2015 la figlia Noemi prende in mano l'azienda, dandole un nuovo indirizzo moderno e attuale senza perdere il rispetto per il territorio e la tradizione.

Curiosità: il nome “Le Guaite”, che significa “vedute” o “luogo dal quale si può vedere lontano”, fa riferimento al nome dell’appezzamento di terra sul quale si trovano i vigneti, un terreno collinare dal quale si ha una visuale aperta su tutti i terreni circostanti; “Le Guaite di Noemi” prende qui una doppia accezione - sia quella di legame con il territorio, sia quella di sguardo al futuro, di grandi progetti per Noemi e per la sua cantina.

La produzione

I vini vengono prodotti nel rispetto del territorio e della natura, con un occhio particolare a progetti di sostenibilità ambientale, ed esprimono al meglio il terroir della Valle di Mezzane (in Valpolicella Orientale).

Le uve che tradizionalmente vengono coltivate su questo tipo di terreni sono adatte ad invecchiamenti prolungati: ne risultano vini con un potenziale di invecchiamento altissimo, che supera i 20 anni dalla produzione.

Si tratta di una delle poche cantine che continuano a praticare un invecchiamento di 8-10 anni sui vini prima di metterli in commercio, in modo che il risultato finale sia già pronto per essere gustato.

I vini
Thano IGT Rosso Veronese

Un vino molto energico e dinamico, realizzato con gli uvaggi del Valpolicella ma con un taglio leggermente più corposo rispetto al Valpolicella Classico.

A spiccare è la ciliegia, mantenendo la grande mineralità tipica dei vini di Mezzane: da non aspettarsi quindi un Valpolicella semplice e beverino, ma una piacevole complessità fresca e morbida da gustare con concentrazione.

Uvaggio: Corvina 40%, Rondinella 20%, Corvinone 40%

Valpolicella Superiore DOC

Un vino dalla struttura importante, realizzato con un breve appassimento di una parte delle uve (procedimento tipico dell'Amarone) che conferisce al vino una complessità particolare che sotto molti aspetti lo avvicina al Ripasso.

Al palato al palato è vellutato ed elegante, con predominanza di frutti rossi e le spiccate note di ciliegia che caratterizzano anche il Tano.

Uvaggio: Corvina 35%, Rondinella 20%, Corvinone 35%, altre uve10% (vitigni della zona Valpolicella D.O.C.)

Valpolicella Ripasso Superiore DOC

Un vino forse più vicino all'Amarone che al Ripasso tradizionale: la seconda fermentazione sulle uve dell'Amarone dona una profonda complessità, senza rinunciare all'acidità e alla bevibilità che ci si aspetta da un Ripasso.

La struttura è sempre più corposa e complessa, in linea con lo stile degli altri vini della cantina.

Uvaggio: Corvina 35%, Rondinella 20%, Corvinone 35%, altre uve 10% (vitigni della zona Valpolicella D.O.C.)

Amarone della Valpolicella DOCG

Saltano subito al naso le spezie, con un distinto sentore di pepe; arrivano poi le note piene del cacao, del tabacco e del cuoio, con una particolare parte balsamica caratteristica dei vini della Val di Mezzane.

Viene realizzato con una fermentazione completa, quasi a secco (privo quindi di residuo zuccherino), che rende questo vino avvolgente e aromatico senza risultare pesante.

Uvaggio: Corvina 35%, Rondinella 20%, Corvinone 35%, altre uve 10% (vitigni della zona Valpolicella D.O.C.)

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